Mascherine realizzate all’interno degli istituti di detenzione femminili pugliesi, da mettere a disposizione di dipendenti e clienti. L’idea è del gruppo alberghiero Swadeshi Club Hotels, che ha scelto “Made in Carcere” per un progetto che vuole unire l’aspetto della sicurezza post Covid-19 e il sociale. I vertici di Swadeshi hanno commissionato alla cooperativa sociale, attiva da oltre dieci anni sul territorio nazionale, la produzione di mascherine “Made in Carcere per Swadeshi”, che saranno prodotte da detenute delle case circondariali di Trani e Lecce. Avranno colori e fantasie differenti e il logo del gruppo. Le mascherine Made in Carcere hanno caratteristiche pregiate non solo perché tutelano l’ambiente e includono nel mondo del lavoro persone emarginate, ma anche perché si tratta di un prodotto innovativo, comodo e funzionale. Dotate di un filtro sostituibile con altissima efficienza filtrante di tipo II (oltre il 99 per cento), sono lavabili e riusabili. Alla riapertura delle strutture del gruppo Swadeshi, nelle prossime settimane, le mascherine saranno messe a disposizione di tutti – dipendenti, clienti, staff – adeguandosi così alle disposizioni di sicurezza stabilite dal governo. Rubina Peluso, amministratore delegato di Swadeshi, commenta: «Abbiamo…

Il turismo è cambiato: ci saranno sostenibilità e maggiore importanza al rapporto umano. Si rimetterà al centro il rapporto con le agenzie.