Una citt\u00e0 che rapidamente esce dalla fase della ricostruzione e subito\u00a0si pone come guida nazionale nella creazione di un modello di sviluppo economico e sociale innovativo, unico.\u00a0Bologna fu l’invenzione – concepita da ex-partigiani, antifascisti di diversa estrazione – di una citt\u00e0 utopica: vivibile, vivace e solidale.\u00a0Una serie d’interviste ai protagonisti di quella stagione politica, ma soprattutto straordinari materiali d’archivio (molti inediti) ritraggono la memoria di Bologna restituendoci una visione articolata, complessa ed emozionante della storia di quella che fu definita la capitale del PCI italiano.<\/p>\n
5.000 copie DVD vendute<\/h4>\n
Premio Speciale della Giuria al Festival Internacional<\/p>\n
de cinema de arquivo,\u00a0Rio de Janeiro 2011.<\/p>\n
Evento Speciale Sotto le stelle del cinema<\/p>\n
Piazza Maggiore, Bologna 2010 davanti a 3000 spettatori.<\/p>\n<\/div>\n
Torna al cinema protagonista della programmazione on-line\u00a0del Cinema Lumi\u00e8re,\u00a0nell’ambito del progetto\u00a0#iorestoinsala<\/strong><\/p>\n mercoled\u00ec 3 giugno\u00a0alle\u00a0ore 19:00<\/p>\n gioved\u00ec \u00a04 giugno\u00a0alle\u00a0ore 19:00<\/p>\n venerd\u00ec \u00a05 giugno\u00a0alle\u00a0ore 19:00<\/p>\n sabato \u00a06 giugno\u00a0alle\u00a0ore 18:30<\/p>\n Acquista il tuo biglietto<\/a> alla Cineteca di Bologna<\/a>:clicca qui<\/a>.<\/p>\n Costo biglietto intero: 3,90<\/p>\n Ridotto: euro 2,90 per gli iscritti alla newsletter di Mammut Film, inserendo al momento del pagamento questo codice\u00a0STR7CEBA2A21E<\/p>\n Un film sulla ricostruzione collettiva di una citt\u00e0 dopo la catastrofe della guerra<\/p>\n “I primi amministratori di Bologna… uomini che si pensarono rivoluzionari ma agirono da riformisti. Il decorso di quella malattia felice produsse una citt\u00e0 che non c’\u00e8 pi\u00f9, la Bologna del “paradosso del prospero comunismo” che lasciava di stucco gli inviati dei giornali americani.”\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Michele Smargiassi\u00a0La Repubblica<\/strong>.<\/p>\n “La febbre del fare\u00a0diventa il dono di due cercatori d’immagini alla citt\u00e0 che amano. Si tratta di una grande dimostrazione della forza del cinema, inteso (ieri) come serbatoio di cinegiornali, documentari, reportage, inchieste d’autore, poesie urbane, e (oggi) come arte del realizzare racconti corali e civili attraverso immagini d’archivio.” \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Roy Menarini\u00a0Il Corriere della Sera<\/strong>.<\/p>\n “Uno straordinario ritratto nell’identit\u00e0 (perduta) della citt\u00e0.”\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 \u00a0 \u00a0 Alberto Crespi\u00a0L’Unit\u00e0<\/strong>.<\/p>\n “Una lettura non priva di commozione, intrigante e polisemica sin dalla prima immagine.” Elfi Reiter\u00a0Il Manifesto<\/strong>.<\/p>\n Il film-documentario La febbre del fare racconta il fare politica a Bologna, dal 1945 al 1977. Una citt\u00e0 che rapidamente esce dalla fase della ricostruzione e subito\u00a0si pone come guida nazionale nella creazione di un modello di sviluppo economico e sociale innovativo, unico.\u00a0Bologna fu l’invenzione – concepita da ex-partigiani, antifascisti di diversa estrazione – di<\/p>\n","protected":false},"author":2663,"featured_media":326185,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[835,35557,27653,32722],"tags":[11733,62363],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/326182"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2663"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=326182"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/326182\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/326185"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=326182"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=326182"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=326182"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}![\"Bologna](\"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-content\/uploads\/2020\/06\/Febbre-del-fare-212x300.jpg\")
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