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{"id":647653,"date":"2024-09-02T13:35:16","date_gmt":"2024-09-02T11:35:16","guid":{"rendered":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/?p=647653"},"modified":"2024-09-02T13:35:16","modified_gmt":"2024-09-02T11:35:16","slug":"da-venerd-13-a-domenica-22-settembre-al-ghetto-di-cagliari-va-in-scena-la-diciottesima-edizione-del-festival-signal-reload","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/2024\/09\/da-venerd-13-a-domenica-22-settembre-al-ghetto-di-cagliari-va-in-scena-la-diciottesima-edizione-del-festival-signal-reload\/647653\/","title":{"rendered":"Da venerd 13 a domenica 22 settembre al Ghetto di Cagliari va in scena la diciottesima edizione del festival Signal Reload"},"content":{"rendered":"

Da venerd 13 a domenica 22 settembre al Ghetto di Cagliari va in scena la diciottesima edizione del festival Signal Reload<\/h2>\n

Da venerd\u00ec 13 a domenica 22 settembre<\/b>\u00a0negli spazi del\u00a0Ghetto di Cagliari<\/b>\u00a0(in via Santa Croce 18) si terr\u00e0 la\u00a0diciottesima edizione<\/b>\u00a0del festival\u00a0Signal<\/b>\u00a0<\/b>Reload<\/b><\/a>, la rassegna dedicata alla musica elettronica e d’avanguardia, alla sperimentazione, improvvisazione con uno sguardo trasversale sulle ricerche in campo visivo, performativo e live media. La manifestazione \u00e8 curata e organizzata dall’associazione\u00a0TiConZero<\/b>, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare\u00a0sotto la guida di\u00a0Daniele Ledda<\/b>, e organizzata da una rodata squadra di collaboratori tra i quali\u00a0Raffaele Tronci<\/b>\u00a0(direzione artistica) e\u00a0Valentino Nioi<\/b>\u00a0alla produzione.<\/span><\/p>\n

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Il festival quest’anno proporr\u00e0 un ricco e variegato cartellone con l’obiettivo di utilizzare l’improvvisazione guidata, la composizione, la scrittura e il video al servizio della narrazione.<\/span><\/p>\n

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Tra i protagonisti ci saranno\u00a0Francesco Canavese, Francesco Giomi,\u00a0Arrogalla, Fabio Talloru, Menion, Sziopa, Angus Bit,\u00a0<\/b>Snake Platform, Clavius, Fera, Simon Balestrazzi,\u00a0<\/b>SabaSaba,\u00a0Fe Baido, Perry Frank, Nicola Costa, Matteo Sedda\u00a0<\/b>e\u00a0Zimbra<\/b>, tra gli altri.<\/span><\/p>\n

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\u00abSignal<\/i>\u00a0Reload\u00a0\u00e8 un festival internazionale che miscela performance, sound art, video e concerti, riuscendo a coniugare riferimenti musicali di rigoroso valore storico ad esperienze di ricerca che superano i generi e attraversano vasti paesaggi sonori<\/i>\u00bb,\u00a0spiega\u00a0Daniele Ledda, direttore artistico della manifestazione<\/b>.\u00a0\u00abSvolgiamo un costante lavoro rivolto all’analisi dei linguaggi e di nuove forme espressive. In questa annualit\u00e0, la direzione artistica svolta da noi in maniera collegiale, vede la importante partecipazione dei soci Raffaele Tronci e Valentino Nioi, e mira tenere vive le risorse creative del territorio con gli artisti sardi, affiancando importanti ospiti nazionali e internazionali.<\/i>\u00bb<\/span><\/p>\n

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Tutto il festival sar\u00e0 indirizzato a ridurre l’impatto ambientale delle performance, finanziando opere di riforestazione attraverso servizi come “Adotta un Albero<\/b><\/a>“. L’associazione si impegna costantemente per una maggiore inclusivit\u00e0, lavorando ad un piano triennale volto a ospitare un sempre maggior numero di artiste e di artisti che vanno oltre il binarismo di genere.<\/span><\/p>\n

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Signal\u00a0Reload<\/b>\u00a0\u00e8\u00a0realizzato grazie al contributo della\u00a0Regione Autonoma della Sardegna\u00a0<\/b>(RAS L.1\/90 ART. 56) e del\u00a0Ministero della Cultura \u2013 FUS Fondo Unico per lo Spettacolo<\/b>,\u00a0Fondazione di Sardegna<\/b>, in collaborazione con i festival\u00a0Spaziomusica\u00a0<\/b>e\u00a0Gr\u00e0cia Territori Sonor \u2013 LEM Festival.<\/b><\/span><\/p>\n

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IL PROGRAMMA \u2013\u00a0Signal\u00a0Reload<\/b>\u00a0vivr\u00e0 la sua\u00a0prima\u00a0giornata\u00a0venerd\u00ec 13 settembre\u00a0al Ghetto di Cagliari\u00a0<\/b>(biglietto per la serata a 6 euro):\u00a0alle\u00a020.30<\/b>\u00a0il compito di inaugurare l’edizione numero diciotto sar\u00e0 affidato al musicista e producer\u00a0Arrogalla<\/b>,\u00a0artista sardo\u00a0capace di far convivere nella sua elettronica dub, cumbia, musica popolare sarda e paesaggi sonori in una intensa trama poliritmica multistratificata. Nelle sue composizioni fluiscono con grande naturalezza i suoni di mercati mediterranei e africani, paesaggi sardi, esercitazioni militari, ritmi e voci senza tempo. Le interferenze elettroacustiche fanno capolino tra beat e balli sardi, sui quali si incastrano campioni tropicali.\u00a0Suite\u00a0<\/b>\u00e8 la sua ultima fatica discografica pubblicata di recente per La Tempesta Dischi, che fa riferimento alla forma compositiva dell’opera, concepita come un’unica traccia la cui partitura, illustrata da Carol Rollo, impreziosisce ulteriormente il progetto.<\/span><\/p>\n

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Protagonista del set successivo sar\u00e0\u00a0Fabio Talloru<\/b>\u00a0con il proetto\u00a0Acusmatopie 1991<\/b>, dinamica eco-logica nato, ambientato e in divenire presso il complesso architettonico “Ex Colonia del Centro vacanze ENI” di Corte di Cadore (BL), e parte delle attivit\u00e0 di ricerca di studio campione, nel Progetto Borca di Dolomiti Contemporanee. Integralmente realizzato con i campioni audio registrati in questo luogo, rielaborati poi in ritmi, sintetizzatori e loop ambientali, Acusmatopie 1991 crea di fatto un’architettura sonora ricca di oggetti, analoga a quella fisica del complesso architettonico da cui trae sostanza.Presentato nella sua prima forma nel 2021, il progetto verr\u00e0 riproposto a\u00a0Signal<\/b>\u00a0<\/b>Reload<\/b><\/a>\u00a02024\u00a0<\/b>con una durata ridotta e in chiave quadrifonica.<\/span><\/p>\n

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Chiuder\u00e0 la serata il musicista\u00a0Perry Frank<\/b>, progetto di musica ambient, post-rock, noise e psichedelico fondato nel 2006 dal musicista sardo Francesco Perra. Il sound di\u00a0Perry Frank<\/b>\u00a0\u00e8 caratterizzato da atmosfere oniriche e sognanti generate da soundscapes, drones e glitch di sottofondo che creano paesaggi sonori rarefatti ed eterei, al tempo stesso rassicuranti, meditativi, vagamente nostalgici e oscuri. La sua musica pu\u00f2 essere rappresentata come un sogno in cui William Basinski, Brian Eno, Daniel Lanois, The Edge e Christian Fennesz si incontrano e suonano insieme.<\/span><\/p>\n

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Sabato 14 settembre\u00a0<\/b>gli appuntamenti proseguiranno\u00a0alle 20.30<\/b>\u00a0(biglietto per la serata a 6 euro)\u00a0con il progetto\u00a0WAS<\/b>\u00a0di Andrea Cherchi, polistrumentista che spinge la sua ricerca musicale verso un territorio in costante mutamento. Tra elettronica e psichedelia, il suo viaggio musicale abbraccia synth pop, ambient ed esperimenti sonori. Un connubio che sta tra il calore delle macchine analogiche e la precisione del digitale. Nel 2023 pubblica\u00a0“sol”<\/b>, arricchito nella versione live da Giacomo Salis alle percussioni e Alessio Atzori al basso.<\/span><\/p>\n

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Il secondo set avr\u00e0 al centro la musica di\u00a0Angus Bit<\/b>, produttore, finger drummer e turntablist originario di Terralba, attualmente di stanza a Cagliari. Il progetto si caratterizza per una musica\u00a0sample-based<\/b>\u00a0di genere chill, hip-hop strumentale, downtempo e di stampo Lo-Fi. I suoi strumenti live sono campionatori, mixer e giradischi, con i quali spazia tra produzioni proprie e manipolazioni sonore. Si caratterizza per l’esecuzione dal vivo di brani suonati con tecniche di\u00a0finger drumming<\/b>, scratch e looping. Angus Bit ha iniziato il suo percorso musicale in adolescenza e, dal 2018, ha iniziato a pubblicare i suoi progetti distribuendo la propria musica in maniera indipendente e autoprodotta. Ha collaborato con le etichette discografiche Mezzanotte Network e Talk About Records. Ha suonato per diversi festival e concerti, tra cui Casa del Jazz di Roma, Here I Stay Festival, Etnosfere, Cuncambias, Insulae Lab-Time in Jazz, Teatro Santa Croce, Poco Loco, e molti altri.<\/span><\/p>\n

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A seguire concerto della percussionista classe 1997\u00a0Cinzia Curridori<\/b>, perfezionatasi presso il corso di Strumenti a percussione presso il Conservatorio di Cagliari, laureandosi con lode. Negli anni ha avuto l’occasione di studiare con Roberto Pellegrini, Francesco Ciminiello, Roberto Migoni, Claudio Santangelo, Alessandro Di Giulio, Roberto Pangrazzi e Laura Mancini, con cui attualmente frequenta l’ultimo anno del biennio. Al suo attivo vanta masterclass con Maestri del calibro di Gaston Sylvestre e Fran\u00e7oise Rivalland. Cinzia Curridori si \u00e8 esibita in numerosi concerti nel territorio regionale sia come solista, sia in diverse formazioni da camera, collaborando con l’Ensemble Scisma di Cagliari e partecipando a festival come Interzone, Inaudita, SpazioMusica, Signal Reload. Ha in repertorio composizioni di importanti autori della letteratura musicale per percussioni (tra cui Reich, Xenakis, Sueyoshi, Miyoshi, Cage, Aperghis) e si dedica anche alla musica sperimentale contemporanea.<\/span><\/p>\n

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La serata di\u00a0domenica 15 settembre<\/b>\u00a0(biglietto per la serata a 8 euro)\u00a0vedr\u00e0 esibirsi\u00a0alle 20.30<\/b>\u00a0Andrea Cherchi, Giacomo Salis, Marcello Pisanu e Matteo Sanna con ADE, progetto live che origina da ODRA e si basa su una serie di improvvisazioni fissate su nastro. Seguir\u00e0 la performance di\u00a0Menion<\/b>, progetto di\u00a0Stefano Ferrari<\/b>, chitarrista, produttore e compositore sardo con sede a Berlino. Menion nasce dall’esigenza di raccontare immagini, esperienze e impressioni attraverso i suoni e la loro manipolazione. La sua musica \u00e8 un’elettronica visionaria e descrittiva che unisce influenze ambient, drone, glitch e post-rock. Il concetto sonoro si basa su un’elaborazione del suono della chitarra, per arrivare a una trasformazione dell’identit\u00e0 della sorgente sonora, integrandola poi in un contesto sonoro pi\u00f9 ampio. La sua estetica \u00e8 stata influenzata da band e artisti come Sonic Youth, Christian Fennesz, Alva Noto, Bartok e molti altri.<\/span><\/p>\n

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Spazio successivamente al progetto\u00a0SZIOPA<\/b>\u00a0di Stefano Manconi, musicista e produttore di Sant’Antioco. La sua ricerca musicale trascende le distinzioni di ambient, techno e house attraverso un approccio minimalista, caratterizzato da pochi elementi e teso a esaltare la coesistenza tra questi in un continuum spazio-temporale. Gli elementi stilistici dei brani, costruiti sull’improvvisazione e prodotti principalmente tramite sintetizzatori modulari, spaziano da melodie “fluttuanti” a beat “storti-finch\u00e8-dritti”, attraverso pattern ripetitivi e in lenta evoluzione.<\/span><\/p>\n

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All’artista interdisciplinare\u00a0Annalisa Pascai Saiu<\/b>\u00a0e il suo\u00a0Annalized_Noise\u00a0<\/b>il compito di chiudere il primo weekend della diciottesima edizione di Signal Reload.\u00a0<\/b>Un flusso sonoro in cui la performer isolana racconta storie mitologiche, temi filosofici o ironici, intrecciando canzoni, ora improvvisate su scale bizantine, ora in greco antico, sempre improvvisate e site-specific. La batteria e il mixer no input di Emilio Bern\u00e8 sono integrati nel set come strumenti di riferimento nel lavoro di ricerca, nella manipolazione del suono e come oggetti dinamici di una serie di azioni gestuali e performative. Sul palco del festival per l’occasione verr\u00e0 presentato il disco ESOION, uscito per la\u00a0Industrial \u00d6locaust Recordings<\/a>.<\/u><\/span><\/p>\n

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Cinque gironi pi\u00f9 tardi (venerd\u00ec 20 settembre<\/b>) alle 20.30\u00a0(biglietto per la serata a 6 euro)\u00a0torner\u00e0 sul palcoscenico di Signal Reload il progetto\u00a0Snake Platform<\/b>, orchestra di improvvisazione e composizione istantanea diretta da\u00a0Daniele Ledda.\u00a0<\/b>Snake Platform \u00e8 un progetto di ricerca sull’universo dell’improvvisazione idiomatica e non, esplorandone le varie possibilit\u00e0: da quella strutturata a quella libera, dalla conduzione alla lettura di partiture grafiche e videografiche. In particolare, si utilizza un sistema che fonde diverse<\/span><\/p>\n

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Anche in questa edizione si rinnova la collaborazione con il festival\u00a0Gr\u00e0cia Territori Sonor LEM\u00a0<\/b>di Barcellona, rappresentato dal progetto\u00a0Fe Baido<\/b>, basato sulla creazione di un universo musicale introspettivo, intrecciando trame sperimentali e ambientali. I suoni, eseguiti dal vivo, vengono manipolati attraverso effetti analogici. Questi emergono dai sintetizzatori e dal lettore di cassette di Pau, oltre che dal violoncello amplificato di Bj\u00f6rt, con l’aggiunta di piccoli oggetti e strumenti, che insieme creano un unico paesaggio sonoro.<\/span><\/p>\n

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A completare la serata la performance\u00a0Euphoria<\/b>\u00a0del trombettista\u00a0Matteo Sedda<\/b>, frutto della sua ricerca timbrico-acustica coniugata all’uso dell’elettronica. Il progetto guida l’ascoltatore in un viaggio fatto di suggestioni ed inquietudini, caratterizzato da soundscapes ognuno con una connotazione identitaria differente.<\/span><\/p>\n

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Il giorno dopo (sabato 21<\/b>)\u00a0alle 20.30<\/b>\u00a0(biglietto per la serata a 8 euro)\u00a0aprir\u00e0 la serata il progetto\u00a0FERA<\/b>, identit\u00e0 sonora di\u00a0Andrea De Franco<\/b>,\u00a0disegnatore e musicista pugliese di base tra Bologna e Roma. Dal 2020 pubblica i suoi dischi per Maple Death Records e fa parte del collettivo undicesima casa. La sua ultima uscita \u00e8 l’LP Psiche Liberata, pubblicato in sincronia con il fumetto “La Caverna Degli Abbracci” per Canicola Edizioni.<\/span><\/p>\n

La chitarra elettrica di\u00a0Francesco Canavese<\/b>\u00a0e la radio, i sinterizzatori e live electronics di\u00a0Francesco Giomi<\/b>\u00a0si incontreranno subito dopo con il progetto\u00a0Radioscapes<\/b>, per una produzione Tempo Reale.<\/span><\/p>\n

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Il compositore e docente\u00a0Daniele Ledda<\/b>\u00a0sar\u00e0 ancora protagonista successivamente con il progetto Clavius, da lui ideato\u00a0partendo dal concetto di “pianoforte preparato” di John Cage fino a giungere alla definizione di “strumento aumentato pilotato analogicamente da una tastiera.”<\/span><\/p>\n

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Ultimo set della serata affidato alla performance\u00a0Maluentu<\/b>, solo per trombone, percussioni e oggetti del trombonista e polistrumentista oristanese\u00a0Federico Fenu<\/b>, un viaggio immersivo e ideale in un triangolo di mare da cui affiorano i resti di un vecchio relitto e i segreti da questo custoditi.<\/span><\/p>\n

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Nell’ultimo giorno d’estate (domenica 22 settembre<\/b>) caler\u00e0 il sipario sulla diciottesima edizione del Signal Reload\u00a0(biglietto per la serata a 8 euro):\u00a0alle 20.30<\/b>\u00a0concerto di\u00a0SabaSaba<\/b>, progetto di musica sperimentale ed elettronica nato a Torino nel 2018 dalle menti di Andrea Marini, Gabriele Maggiorotto e Tommaso Bonfilio. La formazione, attualmente composta da Marini (sintetizzatori ed elettronica) e Maggiorotto (batteria preparata e programmata), presenta il secondo LP “Unknown City”, uscito il 9 febbraio 2024 per Maple Death Records. L’album \u00e8 una colonna sonora immaginaria per una citt\u00e0 distopica, caratterizzato da digital raga, horror exotica, half speed techno, metallic dub ed elettronica organica.<\/span><\/p>\n

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Spazio poi alla performance di\u00a0Simon Balestrazzi<\/b>, musicista e compositore\u00a0elettronico\/elettroacustico, laureato in architettura e diplomato in ingegneria del suono presso l’Institute for Audio Research di New York. L’artista nativo di Parma, ha registrato e collaborato dal vivo con numerosi artisti tra i quali Paolo Bandera, Gianluca Becuzzi, Bron Y Aur, Mattia Coletti, Daniele Ciullini, Sylvie Courvoisier, Cristiano Deison, Max Eastley, Forbici Di Manitu, HenningFrimann, Fuzz Orchestra, HermeticBrotherhood Of Lux-or, Tim Hodgkinson, XabierIriondo, Elio Martusciello, MS Miroslaw, Ikue Mori, Clara Murtas, PhillNiblock, Victor Nubla, Alessandro Olla, Francesco Paladino, Plasma Expander, Nicola Quiriconi, Maja Ratkje, Claudio Rocchetti, Paolo Sanna, Damo Suzuki, Testing Vault, TH26, Thelema, Uncodified, VipCancro, Vonneumann e Z’EV.<\/span><\/p>\n

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“Notrasa”<\/b>\u00e8 il nome del nuovo progetto di Alessio Atzori (Mynerdpride, Everybody tesla), sul palco subito dopo, basato sul campionamento di dischi che costano poco al mercatino dell’usato, che girano al contrario su un giradischi per produrre beat storti e sporchi. Il suo primo album “CASE”, uscito per l’etichetta Su Pranu Records, parla delle case in cui sono stati composti i suoi brani, delle persone che ci hanno abitato, che hanno prodotto inconsapevolmente i suoni presenti nei brani stessi.<\/span><\/p>\n

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Penultimo appuntamento della diciottesima edizione di Signal Reload sar\u00e0 il concerto di\u00a0Nicola Agus<\/b>, classe 1982, laureando al conservatorio di Cagliari, musicista polistrumentista e aspirante compositore, presenta la proposta dello spettacolo musicale\u00a0“Un viaggio intorno al mondo in 80 strumenti tra innovazione e Riciclo green”<\/b>\u00a0dal titolo\u00a0“Wind and Water”<\/b>.Ispirato anche al famoso romanzo d’avventura scritto da Jules Verne, “Il giro del mondo in ottanta giorni”, lo spettacolo segue la metafora del viaggio, offrendo un percorso musicale in cui i luoghi fisici si trasformano in emozioni grazie all’unione di musica e immagini.In questo “viaggio”, le sonorit\u00e0 degli strumenti, come le Launeddas, si liberano dagli abiti della tradizione per esplorare un mondo di suoni moderni e contemporanei. Chiuder\u00e0 la serata il dj set di\u00a0Zimbra<\/b>.<\/span><\/p>\n

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INFO:<\/span><\/b><\/p>\n

13-14-20-21 settembre<\/b>: apertura porte ore 19.30, inizio live ore 20\/20:30, fine live 23:00\/23:30.<\/span><\/p>\n

15-22 Settembre<\/b>: apertura porte ore 18, inizio live ore 18:15, fine live 23:00\/23:30.<\/span><\/p>\n

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Costo biglietti<\/b>:<\/span><\/p>\n

13-14-20 Settembre<\/b>: 6 euro
15-21-22 Settembre<\/b>: 8 euro<\/span><\/p>\n

LA DIREZIONE ARTISTICA \u2013<\/b>\u00a0Daniele Ledda\u00a0\u00e8 un artista sonoro, docente, ricercatore\u00a0che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari. Dal 2018 \u00e8 direttore artistico dell’attivit\u00e0 dell’Associazione Ticonzero affiancato dal prezioso lavoro dei soci Raffaele Tronci e Valentino Nioi. \u00c8 interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di\u00a0lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: CoincidentiaOppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, SyntaxError, Spectrasonic, Jete\u0301e trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenc\u0327 Barber, David Moss, HenningFrimann, David Shea, OtomoYoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.<\/span><\/p>\n

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L’ORGANIZZAZIONE –<\/b>\u00a0Ticonzero \u00e8 un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed \u00e8 diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attivit\u00e0 didattiche, puntando sulla trasversalit\u00e0 dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, Ticonzero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessit\u00e0 del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di Ticonzero, si \u00e8 rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta \u00e8 in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneit\u00e0, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, saia in Italia che all’estero.<\/span><\/p>\n

Nelle produzioni Ticonzero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione \u00e8 data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. Ticonzero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che \u00e8 poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento.\u00a0Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo\u00a0dell’Associazione\u00a0Ticonzero \u00e8 centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, \u00e8 una rete locale. Un nodo importante in questa rete \u00e8 rappresentato dalla comunit\u00e0 legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.<\/span><\/p>\n

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Da venerd 13 a domenica 22 settembre al Ghetto di Cagliari va in scena la diciottesima edizione del festival Signal Reload Da venerd\u00ec 13 a domenica 22 settembre\u00a0negli spazi del\u00a0Ghetto di Cagliari\u00a0(in via Santa Croce 18) si terr\u00e0 la\u00a0diciottesima edizione\u00a0del festival\u00a0Signal\u00a0Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e d’avanguardia, alla sperimentazione, improvvisazione con uno sguardo<\/p>\n","protected":false},"author":2742,"featured_media":647654,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[835,68,27653,32722,11],"tags":[38395,170373],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/647653"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2742"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=647653"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/647653\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":647655,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/647653\/revisions\/647655"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/647654"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=647653"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=647653"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=647653"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}

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